... in località Granara, tra Bologna e Castel S. Pietro, si ergeva maestoso, fino a pochi anni fa, un mandorlo secolare, il cui faticoso e tortuoso erigersi verso il cielo appariva come una vera e propria concretizzazione del farsi spazio nello spazio rurale del luogo.
...appariva agli occhi di una adolescente, tanto che i primi ritratti dell'albero risalgono alla metà degli anni '70.
Il mandorlo, divenne quindi gradualmente il fulcro di una ricerca spaziale che sfruttando i suggerimenti andamentali di quello, stimolò e stimola tuttora un'indagine sulla forma che si è via via rarefatta verso una risoluzione sempre più cosmica e astratta.
La coscienza della necessità di un riferimento metodico e sistematico a questa forma naturale è della fine degli anni '80, quando alle urgenze espressive e sperimentali, subentra un atteggiamento più riflessivo. L'idea, poi, dell'ingombro spaziale, leit motiv, presente fin dal periodo degli studi accademici, si fa corpo così attraverso una forma sempre tridimensionale ottenuta con l'utilizzo non convenzionale della tela e di un colore che si fa via via sempre meno naturalistico. Anche attualmente, che del mandorlo è rimasto conficcato nel terreno come un solitario menhir, solo un frammento del possente tronco, il ricordo del suo espandersi rimane forma indelebile, nostalgica e suggestiva ...
9 maggio 2003

.... Foglie

Al Sospirar di maggio
dal primaticcio mandorlo
volano via le bianche foglioline:
Le danno il buon viaggio,
col tremolio dei calici,
dei peschi le fogliuzze carnicine;
quindi al ramo natio
dicon pur esse addio.....
( U.Tanganelli, La buona dea,1892 )

L'ombra del mandorlo

....Conosci tu la strada percorsa dalla
rugiada che trovi sulle tue rose,
al mattino? Ebbene quella
è la mia strada!
....L'ombra del mandorlo.
L'inverno abbandona la terra e un albero è già in fiore. Un albero
non ha aspettato la certezza del continuo tepore, non ha voluto
indugiare ed attendere:in una notte si è coperto della sua bianca
veste floreale.
Un giorno i fanciulli e i poeti escono sui prati e
trovano la nuova ombra soave: la prima, enon è che
un'ombra di un fiore.
Non è che l'ombra di un fiore e si chiama felicità....
Si chiama anche poesia e amore.
Ma gli uomini non vedono l'ombra di un mandorlo;pensano al frutto.
Ancora: la giovanile fiorita può essere un niente;
i venti del nord possono ritornare.
E,in un'ora, l'ombra non è più sulla terra.
Poco importa il suo nome era felicità!....
E si era riflessa negli occhi dei fanciulli e dei poeti.
Poco importa!
Forse la poesia e la musica possono eternare questa soave
inutile cosa...
L'ombra di un mandorlo!....
(Antonio Beltramelli, L'ombra del Mandorlo,1932)

Granara Almond-tree

aaaaaaaaaaaaiii